Biodiversità e innovazione, nuove imprese crescono
ECONOMIA E LAVORO – “Le idee valgono e vanno finanziate”. Principio quanto sacrosanto, quanto poco praticato in Italia. Ma c’è chi è convinto che si possa fare. Con risorse private e con quelle pubbliche messe a disposizione dai contributi regionali. Sviluppo del territorio e opportunità dei giovani nel settore primario sono i cardini di una delle politiche di promozione che scandiscono l’attività della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Alessandria. Gian Piero Ameglio, presidente provinciale, è convinto che si possano “portare in evidenza i punti di forza del territorio e le opportunità occupazionali giovanili”. La dimostrazione arriva oggi, giovedì, alle 17.30, a Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo 21 ad Alessandria, dove va in scena il convegno ‘Biodiversità, innovazione e comunicazione per crescere’ – Tre leve per lo sviluppo del territorio alessandrino’. Un momento pubblico di confronto e analisi in cui non mancheranno le storie di chi è riuscito a concretizzare il sogno della vita. Come Caterina Ferrario, laurea in Scienze gastronomiche all’Università di Pollenzo, che oggi guida l’azienda agricola ‘Molare’s’ che l’anno scorso, raccontano alla Cia, ha rilevato una proprietà di circa tre ettari e altrettanti di incolto con un fabbricato in disuso e che nell’arco di un anno sono diventati 3.50 ettari e vigneto, tre di noccioleto e 2.50 di cereali, oltre a 40 arnie per produzione di miele e il fabbricato, ristrutturato, adibito a cantina, laboratorio di smielatura e produzione di birra. Un testimone diretto invece sarà Giacomo Acerbi, tortonese, che ha creato quella che oggi è la ‘Tenuta Ritiro’, azienda apistica di Gavazzana. Ma le storie di impresa si stanno arricchendo di nuovi capitoli. Come sta dimostrando il ciclo di incontri coordinati dalla Cia di Alessandria insieme a Umberto Signorini (amministratore dell’azienda San Martino di Occimiano che basa la mission sul principio dell’economia circolare in agricoltura), nati su impulso dell’invito lanciato al convegno ‘Agricoltura del presente, ritorno al passato’,