Golosaria 2018: una “passeggiata” nel Monferrato tra cibo, arte e paesaggio
E’ proprio la “passeggiata” il tema scelto per questa edizione, con un itinerario complessivo di oltre 200 km di percorso, “che non sarà possibile fare tutti” come ha precisato Paolo Massobrio, ma dove ognuno potrà scegliere come trascorrere la giornata di sabato 7 o domenica 8, magari “immortalando con una foto il contapassi che verrà regalato, per far conoscere quanto si è camminato”, mandando un messaggio o una foto al numero di Whatsapp 335460794.
E c’è davvero l’imbarazzo della scelta: dal castello di Casale Monferrato, una delle tappe principali, con 60 produttori de IlGolosario, 11 birrifici e 7 cucine di strada al castello di Uviglie nel comune di Rosignano Monferrato, dove andrà in scena l’incontro con Barbera & Champagne “liaison con la Francia che accompagna il nostro territorio”, ma anche con le bollicine italiane più curiose e i grandi rossi del Monferrato. Anche qui con tante cose buone da provare, dalla carne cruda battuta a coltello alle proposte golose delle cucine di strada.
Spazio a 112 tipi diversi di Grignolino a Vignale Monferrato, sede di una vera e propria gara podistica ma anche dei Grignolino in assaggio a Palazzo Callori con 60 campioni. E dove domenica sarà proclamato l’amico del Grignolino 2018, con due ospiti d’eccezione la giornalista de La Stampa Alessandra Comazzi e l’attore del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, Giovanni Storti. Da non dimenticare il fascinoso castello di Giarole, con le visite guidate alle sue sale e le passeggiate alla scoperta del territorio circostante, e il castello di Piea, che mosterà gli oltre 40.000 narcisi in fiore che sbocciano nel suo parco secolare. E poi il castello aleramico di Gabiano e Villa Gropella a Valenza, mentre in paesi come Ozzano Monferrato, Fubine e Terruggia saranno accessibili gli infernot e le colline tutte da passeggiare.
Da visitare poi la distilleria Mazzetti di Altavilla e Cascina Cerola, che festeggia i ciliegi in fiore. Alla Tenuta Montemagno ci saranno rievocazioni storiche e asin trekking per i più piccoli, mentre a Viarigi, sarà possibile visitare la torre dei segnali e scoprire i vini da vitigni antichi alla Locanda del Monacone. Vino protagonista anche a Casorzo, patria della Malvasia dolce, ma anche a Castagnole Monferrato, che renderà omaggio al Ruchè, mentre a Portacomaro sarà attiva la rinata Bottega del Grignolino con assaggi dedicati. Nel Basso Monferrato saranno in festa anche Castell’Alfero, sede del Museo “’L Ciar” allestito nei sotterranei del castello dei Conti Amico e dedicato alla civiltà contadina, Montiglio Monferrato, con la festa di Golosexpo dedicata alla gastronomia locale e Solonghello, con un affondo sul binomio tra arte e tavola alla Locanda dell’Arte. E poi Buttigliera d’Asti, Montechiaro d’Asti e Castelnuovo don Bosco, che apriranno uno spaccato sui prodotti e le bellezze locali. Quindi Albugnano, che farà conoscere l’abbazia romanica di Vezzolano, Serralunga di Crea, dove lo spazio sarà dedicato al gluten free, cucina per celiaci. Poi Alfiano Natta, con le passeggiate gastronomiche e la visita all’antico forno di Sanico, mentre Moncalvo evocherà le bellezze artistiche del Caccia e celebrerà con una serie di iniziative la carne di fassone e Pontestura proporrà visite guidate al borgo storico e lungo il fiume Po.
Come da tradizione, l’appuntamento per tutti sarà a Grazzano Badoglio, in festa per tutta domenica con le sue corti e i palazzi storici aperti, che domenica (ore 18) nel suo chiostro ospiterà il taglio della mitica torta a forma di ferro di cavallo. Per poter scegliere un proprio itinerario, scoprire come in ogni paese tra Monferrato e astigiano si mescolano arte, cibo, vino e paesaggio è possibile visitare le singole schede di programma di tutte e 30 le location di Golosaria 2018, QUI.
E i numeri, da domenica scorsa, parlano da soli: oltre 4300 visite sul sito internet della “mappa” di Golosaria, più di 6000 accessi alla sezione per scegliere il paese e l’itinerario e 14 mila pagine viste.
Uno degli obiettivi di Golosaria, come affermato dallo stesso Massobrio, “è proprio quello di attirare persone da fuori confine, per farle innamorare dei nostri territori e portarle ad investire qui”. E un esempio in carne ed ossa è stato presentato durante la conferenza stampa di Golosaria: Umberto signorini, imprenditore milanese che si è trasferito, una volta venduta l’attività, nel Monferrato, nella campagna di Quargnento, per dare vita ad un allevamento di capre “moderno”, ad economia circolare. “Produrre dalla terra e tornare alla terra anche con gli scarti”. Ed è proprio dal capoluogo lombardo che si aspetta un riscontro: “con Golosaria Milano abbiamo creato una vasta community….che aspettiamo anche a questa edizione nel Monferrato”. Con il sole e il bel tempo a dare una mano ad una ricca e “gustosa” due giorni di festival tra le colline.