Una città resiliente, una giornalista indipendente, una rete nazionale di cittadini che l’hanno sostenuta grazie al crowdfunding. Nasce così “La rivincita di Casale Monferrato”, documentario-inchiesta prodotto dal basso, al suo debutto nazionale al Circolo della Stampa a Torino il 20 febbraio, con il sostegno della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e l’Associazione Stampa Subalpina.
Se nell’immaginario collettivo Casale Monferrato è la città ferita a morte da Eternit, con oltre 3000 vittime, e la sentenza di prescrizione del 2014 che ha riportato indietro le lancette della giustizia, pochi ancora sanno che nel 2020 sarà libera dall’amianto, prima in Italia e in Europa. Così come al posto della più grande fabbrica d’Europa di cemento—amianto oggi c’è un parco, il parco Eternot, inaugurato nel settembre 2016 e una comunità che lotta per un futuro sostenibile, tra le dieci città italiane candidate ad essere Capitale della Cultura.
“Non è un omaggio alla memoria, ma un’opera di impegno civile” sottolinea a La Stampa, Beppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), che anticipa così la presentazione che si terrà il 20 febbraio al Circolo della Stampa a Torino, con Gian Carlo Caselli, Titti Palazzetti, Giuliana Busto, Silvana Mossano, giornalista de La Stampa; Massimiliano Francia, giornalista de Il Monferrato e Stefano Tallia, Segretario dell’Associazione Stampa Subalpina.
“Un’opera dove entra l’ingegno collettivo, della regista, dei suoi collaboratori, di tutti coloro che hanno sostenuto il progetto, ma soprattutto di una comunità che sta ridisegnando il futuro- sottolinea il presidente di FNSI e aggiunge: “Non posso dimenticare che il mio predecessore, Santo Della Volpe, ci ha richiamati spesso, proprio per non far cadere l’oblio sulle vicende di Casale Monferrato. Grazie a Rosy Battaglia per aver proseguito questo lavoro”.
Tratto da La Stampa del 19/02/2018