Report Cia Umberto Signorini, imprenditore leader ad Occimiano e Lu Monferrato
Capra, latte e formaggi in crescita
Il Casalese è un’area all’avanguardia
Silvia Patrucco. Sono 5000 i capi allevati dai nostri associati che confermano l’importanza del settore
Quando si parla di latte, in Italia, comunemente si intende quello vaccino, ma c’è una valida alternativa in crescita che dà risultati importanti in termini di consumo e investimenti, anche sul territorio: è il latte di capra, ricco di proprietà nutritive, facilmente assimilabile, simile al latte umano e dal sapore particolare.
Rispetto al vaccino, ha particelle di grassi più facilmente digeribili, è più saporito, non presenta effetti negativi sul tasso di colesterolo.
Commenta Silvia Patrucco, responsabile di Zona Cia Casale Monferrato: «La presenza degli allevamenti sul nostro territorio e in provincia di Alessandria dimostra che il settore caprino è di particolare interesse e in via di sviluppo. Tra gli associati Cia stimiamo l’esistenza di circa cinquemila capi».
In provincia di Alessandria, nel Casalese, Umberto Signorini è uno degli imprenditori che, in una filosofia di economia circolare, sta dando forte impulso al comparto caprino attraverso la sua azienda S.S. San Martino associata alla Cia. Sono circa duemila i capi (tra lattazione e crescita) di razza Saanen nelle sedi di Occimiano e Lu Monferrato, seguiti con attenzione e particolare riguardo secondo gli standard richiesti dai disciplinari interni e nazionali (certificazione Iso 9001 con lavorazione “a processi”) e dalla volontà dirigenziale di accrescere e avvalorare la qualità della produzione e della ricerca interna, anche attraverso lo staff aziendale, giovane e qualificato. Signorini parla con entusiasmo e competenza dell’attività e dei suoi progetti in corso e futuri, affiancato dalla veterinaria aziendale Jessica Vesco. Nell’ufficio fa incursione anche “Betta la capretta”, un cucciolo nato in ritardo di qualche settimana e tolto dal gregge per tutelarlo dalla resistenza degli altri membri: Betta passeggia tra le scrivanie, prende volentieri qualche coccola e aspetta di essere reintegrata nel gruppo.
Signorini spiega che la produzione di latte, avviata dopo i 12 mesi di età, è legata alla stagionalità, attiva dieci mesi l’anno (tolti dicembre e gennaio); la quantità varia a seconda delle razze (in Italia sono circa 80), della stazza, dell’alimentazione e dello stato sanitario. In Italia la media di latte prodotto è pari a 600-700 litri/annui per capo, ma nei Paesi del nord-Europa il dato addirittura raddoppia.
L’alimentazione, in allevamento alla San Martino, è costituita da cereali, sali, proteine e foraggio, per un consumo medio di 4-5 kg/giorno per capo. La produzione di erba medica, fieno e paglia è interna e l’azienda si è recentemente dotata di un moderno essiccatoio per facilitare la filiera corta. Le capre sono munte due volte al giorno da personale specializzato attraverso un impianto automatizzato con sistema a stacco, in ambienti asettici igienizzati più volte al giorno. Il latte è conservato in appositi tanks a temperatura costante tra 2 e 5 gradi e il trasporto verso i caseifici avviene su mezzi frigoriferi specializzati. I prodotti derivati, al di là del latte fresco, sono numerosi: formaggi freschi e stagionati (e freschi che proseguono nell’invecchiamento), yogurt, gelati, fino all’innovativo “Blu di capra”, una variante con caratteristiche simili al gorgonzola.
Tra i progetti aziendali della San Martino figurano: il miglioramento costante della genetica dei capi, lo studio per laboratori di ricerca per la prevenzione di patologie, la gestione di siero per la fecondazione artificiale, la creazione di un centro di riferimento per chi ha strutture di piccoli ruminanti. E poi, per stare al passo coi tempi, c’è il video contest in vista del lancio “social” aziendale: i creativi under 40 possono presentare un personaggio animato inedito, che diventerà il simbolo e la mascotte dell’azienda, inviando il demo a marketing@ssasanmartino.it.
Scherza Umberto Signorini, che “in tempi non sospetti” è stato allevato a latte di capra: «Io sono il sindacalista delle capre! E le persone interne all’azienda, continuamente formate e aggiornate, hanno il riferimento primo nella passione, nell’amore per il proprio mestiere e nel rapporto autentico di rispetto e attenzione verso gli animali»
Pubblicato su Il Monferrato di Martedì 27 giugno 2017